Siamo arrivati ad Hanoi di sera
e il tragitto in taxi dall'aereoporto all'hotel
mi ha subito fatto notare tanti piccoli bar improvvisati lungo la strada.
Le persone erano sedute ovunque su piccoli sgabelli di plastica rossi o blu,
chiaccheravano serenamente sorgeggiando "bia hoi" (birra alla spina) o te verde al gelsomino ghiacciato.
Abbiamo prenotato l'hotel dall'Italia per tre notti,
la stanza era molto accogliente in stile vietnamita
e la finestra al secondo piano affacciava proprio su un vialetto del quartiere vecchio.
Da quella finestra ogni mattina guardavo incuriosita una famiglia al lavoro.
Sul marciapiede aveva creato un piccolo ristorantino mobile con vendita di giornali,
era sempre molto affollato già alla colazione.
Servivano ad ogni ora del giorno "pho bo", "bun cha" e altri piatti locali,
sono zuppe con noodles di riso, brodo di manzo o carne di maiale, lemongrass, menta, lime, salsa di pesce e aromi vari che ho voluto subito assaggiare.
Del cibo vi racconterò tutto in un altro post.
Mi sono subito affezionata a questa famigliola perchè con loro c'era un cane,
un boxer dal muso simpatico, un po' zoppicante, con qualche cicatrice molto evidente,
che indicava che probabilmente in passato era stato investito da un motorino attraversando la strada.
Quel cane è stato per tre giorni il mio appuntamento fisso la mattina appena sveglia.
Il primo giorno ad Hanoi è iniziato subito con un piatto di noodles all'uovo con verdure saltate e salsa di soia, ne avevo sentito il profumo già all'aereoporto di Monaco.
Il primo giorno ad Hanoi è stato un po' deludente,
la mattina ha lievemente piovuto e l'umidità era insopportabile.
Cercando il centro ci siamo persi nel brulicante labirinto del quartiere vecchio
e alcuni viottoli non erano certo così affascinanti e pittoreschi.
Come vi avevo già accennato mi aspettavo una capitale un po' più moderna
ed è stato soltanto facendo il paragone con Saigon che ne ho capito il suo fascino.
Hanoi è principalmente il Quartiere Vecchio con i suoi venditori ambulanti,
poveri contadini che arrivano ogni giorno in città
sperando di guadagnare qualche soldino vendendo
frutta e verdura dei loro campi
In Vietnam non esistono licenze o permessi,
regna l'anarchia totale
si può vendere di tutto, basta la fantasia,
anche un caffe o una zuppa a domicilio,
Ho notato da subito grande ingegno nel caricare il più possibile su biciclette e motorini,
dalle porcellane, al cibo,
ho visto perfino motorini carichi di galline, oche e maiali,
da rimanere decisamente a bocca aperta.
Nel Quartiere Vecchio di Hanoi ho respirato un'atmosfera unica,
frastuono e confusione,
negozi, edifici antichi,
marciapiedi affollati dai venditori ambulanti,
gente che dorme o legge il giornale sul motorino.
Qui il passato si fonde in maniera molto evidente con l'energia dei nostri tempi.
Qui il passato si fonde in maniera molto evidente con l'energia dei nostri tempi.
Hanoi non è soltanto il Quartiere Vecchio,
è bastata una passeggiata per raggiungere il lago Hoan Kiem,
un luogo decisamente più tranquillo dove prendere fiato e rigenerarsi un po'.
Di visitare certi musei riguardanti la rivoluzione vietnamita o l'esercito
non ne avevamo voglia,
ma siamo stati al mausoleo di Ho Chi Minh
E' stato difficile lasciare Hanoi,
è una città che si fa odiare, ma allo stesso tempo anche amare,
non ci sono mezze misure.
A domani con la baia di Halong.
Sabina
Sabina, non posso che dirti...grazie per questi bellissimi post, me li sto gustando proprio tutti!!! Le foto sono favolose!!!
RispondiEliminaBacioni, ai prossimi racconti...
Che meraviglia! Grazie per la condivisione!
RispondiEliminaDebora
Leggo attentamente e osservo le foto con attenzione! Grazie Sabina per queste belle pagine. Sicuramente mi sto acculturando sul Vietnam!
RispondiEliminaBaci, Ada. :)
Ti ammiro molto, io non riuscirei ad adattarmi così facilmente! Ho letto i tuoi ultimi post e ora mi sento un po' più ricca anch'io, grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio
Silvia
Meraviglia Sabina...grazie anche per questo meraviglioso viaggio di oggi..
RispondiEliminaTesoro.. sentirti raccontare è davvero come essere lì. Amore e odio contrastanti sono per luoghi davvero intensi che non si dimenticano più.. che belle immagini, raccontano di vita lontana eppure così espressiva. Che splendore, certo che si ingegnano per vendere di tutto, eh? :) Non è così male come idea, alla fine ognuno da quello che ha! Ti voglio bene, amica mia.. spero che oggi pomeriggio non mi facciano impazzire. Stasera ti scrivo con calma e.. aspetto altre fotografie con altrettanti racconti, amica mia! <3 Un bacione!
RispondiEliminaincantevole tutto i tuoi racconti accompagnati da queste meravigliose foto che tu splendidamente ci mostri e che hai la fortuna di portare nel cuore per sempre........i suoni i colori e le particolarità' che spiccano subito all'occhio .....ma così' pittoresche e belle...
RispondiEliminagrazie di cuore per condividere con noi tutto questo
un abbraccio Beatrice